Resistenza, durabilità ed estetica. Queste le caratteristiche che si cercano in un pavimento. Dalle industrie ai contesti privati, tra le sue caratteristiche c’è anche lo spessore. Per garantire alte performance, in particolare c’è uno spessore minimo del pavimento industriale da rispettare.

Puntare su un rivestimento industriale eccessivamente sottile, magari per risparmiare, non fa altro che aumentare il rischio di ammaloramenti nel lungo periodo. Se spessori troppo alti non sono indicati in quanto poco gradevoli dal punto di vista estetico e meno convenienti per il portafoglio, è importante tuttavia evitare di spingersi troppo in basso.

Per essere certi di individuare il rivestimento industriale e il suo spessore ideale, in base alle specifiche esigenze, viene in aiuto Assopav, da oltre 45 anni realtà specializzata nella realizzazione di pavimentazioni in calcestruzzo e in resina, per il settore industriale e per il settore civile.

Spessore minimo del pavimento industriale: una garanzia di resistenza

I pavimenti industriali sono soggetti a costanti sollecitazioni e pertanto devono avere un’alta resistenza meccanica. Proprio per questo, rivestimenti eccessivamente sottili possono non presentare le proprietà necessarie.

Più lo spessore del pavimento si riduce più diminuisce la sua capacità di sostenere le attività lavorative. Durabilità e integrità sono messe in pericolo, comportando danni alla planarità del rivestimento.

In particolare, sono sconsigliati spessori sotto i 15 cm come riportato nel documento CNR DT 211/2014 Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo delle Pavimentazioni di Calcestruzzo.

Se si va sotto questi spessori può crearsi un effetto curling a seguito del quale viene a mancare l’appoggio sulla massicciata. Le piastre del pavimento saranno soggette a movimenti verticali con il passaggio dei carrelli: tutto questo determina un degrado dei giunti.

Pavimenti industriali in calcestruzzo troppo sottili comportano un massetto dal basso spessore e di conseguenza le dimensioni dei lati delle piastre di calcestruzzo saranno minori. Questo determina più giunti, parte molto soggetta al processo di degrado del pavimento: la conseguenza è una manutenzione maggiore della pavimentazione.

Spessore dei pavimenti: tra alte performance ed estetica

Per garantire resistenza ed estetica bisogna trovare quindi il giusto connubio tra alte prestazioni e l’aspetto del rivestimento. A causa di motivi tecnici le pavimentazioni industriali non dovrebbero essere più basse di 15 cm. Questo spessore permette di coniugare alte performance tecniche ed impatto visivo.

In fatto di resine per pavimenti industriali gli spessori variano. Per esempio per quelle multistrato, frutto di una miscela di resina epossidica e quarzo in granulometria variabile, si parla di spessori all’incirca di 2/3 mm. Si tratta di una soluzione durevole nel tempo, capace di unire resistenza e basso spessore.

Per capire quale soluzione scegliere per la tua pavimentazione industriale e lo spessore necessario, contatta Assopav: il suo team di posatori sarà al tuo fianco per scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.