Resistenza, durabilità, facile manutenzione e impatto visivo. Sono tante le caratteristiche che non devono mai mancare in un pavimento industriale. La sua scelta deve, infatti, essere fatta con attenzione, valutando molteplici aspetti tra cui la sua destinazione d’uso.

Di primaria importanza l’analisi progettuale, partendo dal sopralluogo in loco – in cui si valuta la superficie esistente – individuando poi l’opzione migliore in base alle necessità specifiche del cliente.  

Per le zone soggette ad alto traffico ideale il pavimento in resina, resistente alle sollecitazioni meccaniche. Questo ha caratteristiche diverse in base al materiale con cui è realizzato – resina epossidica o poliuretanica – e il tipo di ambiente in cui viene posato.

Nonostante abbia innumerevoli vantaggi, questa tipologia presenta alcuni difetti.

Pavimento industriale in resina, dai vantaggi ai difetti 

I pavimenti industriali in resina hanno il pregio di essere resistenti (sia a livello meccanico, sia a livello chimico), durevoli e di facile pulizia. Inoltre, sono contraddistinti da spessori ridotti e sono molto versatili, potendo scegliere tra una vasta gamma di colori nonché di finitura (lucida oppure opaca). 

Malgrado tutti questi vantaggi, comportano alcune criticità che si amplificano molto a seguito di un’esecuzione realizzata non dalle mani di esperti. Da una posa non effettuata in modo corretto, infatti, possono generarsi specifiche problematiche, tra cui rotture e crepe. 

Per scongiurare questa problematica è importante valutare al meglio il supporto su cui si posa la resina: i movimenti del sottofondo determinano crepe nonché rotture e la resina – essendo elastica – li segue. La soluzione è proprio quella di fare verifiche sul sottofondo nonché realizzare giunti di dilatazione nelle grandi superfici. Con un’esecuzione non effettuata in modo corretto si rischia persino l’insorgere di bolle derivanti dall’umidità che risale dal sottofondo.

Ricorrere solo a materiali di altissima qualità e affidarsi a posatori esperti, come nel caso del team di Assopav da oltre 45 anni punto di riferimento del settore, è imprescindibile.

Pavimento in resina, come risolvere le irregolarità 

Altra problematica sono le irregolarità estetiche. Sicuramente nelle opzioni a tinta unica dalla finitura lucida le imperfezioni sono più evidenti – soprattutto negli ambienti ad alto traffico – a differenza di un pavimento spatolato e nuvolato con la finitura opaca, grazie a cui vengono mascherati di più i segni nel tempo. 

Per prevenire questa criticità è possibile affidarsi al consiglio dei posatori esperti che costituiscono il team Assopav, che sapranno suggerire la lavorazione più adatta in base all’intensità del traffico a cui è soggetta la zona da rivestire.

Se nel tempo le condizioni del rivestimento si sono molto compromesse sono necessari interventi di rinnovamento

Altra criticità è dettata dal possibile ingiallimento: pur essendo resistente, la resina si può deteriorare a seguito dell’impatto dei raggi UV. La soluzione a questo problema è l’applicazione di finiture speciali poliuretaniche che resistono e proteggono il colore del rivestimento, permettendogli di restare invariato nel tempo. 

Per posare il pavimento in resina nel settore industriale garantendo massime prestazioni e scongiurando possibili criticità affidati ad Assopav: il suo team penserà a tutto, mettendo in campo la sua lunga esperienza nel settore.